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Maria das Graças Rodrigues.
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2 Febbraio 2018 alle 8:38 #501
Maria das Graças Rodrigues
Amministratore del forumIL LAVORO SVOLTO DAL LABORATORIO DI POESIE NELL’INCONTRO
DEL PRIMO FEBBRAIO DEL 2018.
IL TEMA DI DISCUSSIONE IL
(DOLORE)
tratto dal libro il Profeta di Gibran.E parlò una donna e disse:Parlaci del dolore.
Ed egli disse:
Dolore è il rompersi del guscio che racchiude la vostra intelligenza.
Cosi come il nocciolo del frutto deve rompersi perché il suo cuore
possa esporsi nel sole,cosi dovete voi conoscere il dolore.
E se voi sapeste tenere il cuore in stato di meraviglie di fronte ai
quotidiani miracoli della vita,il dolore vi apparirebbe non meno
mirabile della gioia;
E voi accogliereste le stagione del vostro cuore,cosi come sempre
avete accolto le stagione che si susseguano sui vostri campi.
E vegliereste sereni duranti l’inverno del vostro dolore.
Molto del vostro dolore è scelto da voi stessi.
E l’amara pozione con la quali il medico che è dentro di voi guarisce
il vostro io malato.
Confidate perciò nel medico e bevete il suo rimedio in silenzio
e in tranquillità;
Poiché la sua mano,benché grossa e rude,è guidata dalla tenera mano
di chi non è visibile.
E la coppa che vi porge,benché vi bruci le labbra,è stata ricavata
dalla creta che il vasaio ha inumidito di lacrime sacre.
Xxx
LA MIA RIFLESSIONE PERSONALE.Dalla mia riflessione personale ho potuto percepire che sovente le persone
si auto convincono di essere dei maestri di consapevolezza e di vita quando
invece è solo l’ego sviluppato a dismisura.
Sovente queste persone vivono di apparenze e quello che espongono
molte volte non sono loro stessi ma una rappresentazione del loro ego
indaffarato a dimostrare che hanno raggiunto la consapevolezza totale
ma messi alla stretta si incagliano contro chiunque,tuttavia l’anima loro
è cosi satura di bugie e condizionamenti che scegli la fuga dal guscio
dell’apparenza e si mostra rozza come veramente è: sotto il velo
della superficialità e dell’ignoranza.LA POESIA TRATTO DALLA DISCUSSIONE.
Nella società del consumo,la famiglia è
cambiata,possesso,ricatti,egoismo e sensi di
colpa la trasformata in una organismo chiuso,
terreno fertile per abominevole violenze.Tuttavia genitori e figli sono cosciente del
loro fallimento ma gli nascondono con il
piacere e accumulando bene dal quali non
possono fare a meno,si sentono fieri.Ma poiché nulla è veramente nostro
sulla terra ove perfino gli affetti son
passeggeri nulla ci appartiene se
non l’anima e la coscienza.Dunque il dolore ci ammonisce ogni
instante,chi lo capisce, va avanti chi
non lo accetta, resta chiuso nel guscio
soffocati dalla sua stessa ignoranza. -
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