LE GUARITRICI. Costruiamoci un centro fatto di poche parole, di silenzio e di canti.Dobbiamo permettere alle Guaritrici di tornare ad abitarci. E per farlo bisogna ripulire le ferite e lasciare aperti i cuori.Ildegarda, Trotula, Pierina e Sibillia sapevano come fare. Sapevano come ricorrere all’approvvigionamento della forza. Sapevano come accedere al sacro languore. Un fuoco caldo custodito nella pancia di ogni donna, umile o dotta che sia.La santità o il rogo non sono le uniche strade. La via di mezzo si stenderà come un tappeto di rose per chi avrà il coraggio di attraversarla tutta. Sempre, nelle fiabe si apre un sentiero fra i rovi, appare un tappeto fatato, si spalanca una porta invisibile.Mettiamoci in contatto con le nostri progenitrici, che sono sopravvissute alle guerre, alle carestie, alle numerose gravidanze.Oltre quel varco, saremo al sicuro, neppure la morte potrà più farci niente perché le saremo sfuggite in vita.
Posted by Francesca Serra on Wednesday, April 29, 2020
