Voce Amerindia

Laboratorio di Poesia

INTRODUZIONE

Il laboratorio di poesia è nato in Svizzera, con l’obiettivo di avvicinare gli studenti a un linguaggio poetico e dunque alla poesia.
Nel mio caso l’ho voluto adattare ad un percorso di crescita personale, attraverso l’arte creativa – abbinandolo a movimenti artistici – e l’armonia della musica: liberare la creatività soffocata e repressa ai fini di equilibrare i nostri centri energetici.
In una seconda fase, lavoreremo partendo da una intensa e profonda riflessione su ciò che avete scritto e adagio lo trasformeremo in poesia.

Tuttavia il laboratorio di poesia è inserito in un progetto artistico più ampio e conta già di due anni di esperienza con il corso di Sambaranguere, svolto presso l’Associazione delle Donne Pandora, patrocinato dalla precedente giunta comunale, oltre ad una mostra sulla cultura Tupy, popolo natio del Brasile sostenitore della cultura della natura sacra: la mostra è stata realizzata durante la Festa del Volontariato a Bracciano ed è stata allestita nella sala della misericordia gentilmente concessa dal nostro parroco. E’ in progetto una mostra sulle divinità femminili che mi auguro possa essere inserita nel programma dell’Assessorato alla Cultura del comune di Bracciano in occasione della Giornata della Donna nel marzo del 2017.

L’obbiettivo principale del nostro lavoro è scoprire la creativa coinvolgendo tutto il tessuto culturale che vive a Bracciano, in un interscambio dal quale tutti noi usciamo più sensibili alla sofferenza dell’altro, ma allo stesso tempo più forti e coscienti che è finito il tempo dell’assistenzialismo e siamo entrati nel tempo della solidarietà e collaborazione per affrontare ogni difficoltà.

PROGRAMMA DEL LABORATORIO DI POESIA

PERCORSO DI CRESCITA PERSONALE

Ciascuno di noi nella vita ha avuto modo di lottare, convinto di poter cambiare il mondo. Ciò che da giovani non sapevamo è che non si può cambiare l’altro ma si può cambiare sè stessi, ma mentre ciascuno di noi lavora su sè stesso per migliorare, di conseguenza intorno a noi il mondo comincia a cambiare.
E’ un processo lento, ma arrivati al punto in cui siamo è indispensabile un cambiamento di rotta, altrimenti adremo dritti verso la totale autodistruzione dell’umanità.
Anche io mi sono illusa di cambiare il mondo partendo dall’altro, e oggi mi accorgo del tempo che ho perduto lottando contro i mulini a vento, tuttavia gli errori commessi sono stati necessari affinchè potessi capire che la formula era quella di lavorare su me stessa, e attraverso un percorso di crescita personale imparare a percepire e ascoltare l’anima mia, colei che attraverso l’energia cosmica mi tiene connessa con l’Universo.

PROGETTO DI RIEQUILIBRIO ENERGETICO

Qui tocchiamo un tabù della cultura occidentale, ma i centri energetici sono una realtà. Quelli importanti sono sette e sono posizionati in corrispondenza di sette ghiandole indispensabili al buon funzionamento del nostro corpo, dunque tutti noi, che ci crediamo o no li abbiamo, e il loro equilibrio ci permette di vivere meglio in armonia con le forze cosmiche, e in apertura verso l’altro.

Partiamo dal primo chakra, della base: è situato nella ghiandola surrenale, regolatrice delle funzioni dei reni e della colonna vertebrale. E’ quello che ci predispone all’attaccamento materiale, responsabile delle nostre reazioni di paura, e non a caso si manifesta nella produzione di adrenalina.

Il secondo chakra è detto della creatività: in occidente viene associato al sesso in quanto è situato in corrispondenza degli organi sessuali, le ovaie per le donne e i testicoli per gli uomini, tuttavia la creatività è intesa come attitudine personale nei rapporti affettivi e dunque nella capacità creativa delle cose e delle forme, compreso anche l’ingegno della vita.

Il terzo chakra, del plesso solare, corrisponde al pancreas, e governa le funzioni del fegato, della milza, dello stomaco, della cistifellea e alcuni aspetti del sistema nervoso. Il suo equilibrio porta a riconoscere le emozioni problematiche connesse al potere personale e dunque all’egocentrismo, vanagloria e complessi di superiorità.

Questa triade di chakra fa parte della sfera materiale, e sono strettamente legati ai condizionamenti mentali; attraverso le emozioni alimentano l’ego che ci tiene prigioniero di tutto ciò che si riferisce al mondo materiale.

Il quarto chakra è al centro del cuore, e si manifesta nella ghiandola del timo: regola il cuore, il sangue e tutto il sistema circolatorio. Ha grande influenza usl nervo vago e sul sistema immunitario endocrino.

Il quinto chakra, della gola, si manifesta nella ghiandola tiroidea, e governa i polmoni e le corde vocali, l’apparato bronchiale e tutto il metabolismo corporeo.

Il sesto chakra è posizionato al centro della fronte e si manifesta nella ghiandola pituitaria, regola il cervello inferiore, le orecchie, il naso e l’occhio sinistro, e viene definito l’occhio della coscienza: la finestra attraverso la quale connettersi con il centro di vibrazione cosmica.

Il settimo chakra, detto della corona, è situato in cima alla testa e corrisponde alla ghiandola pineale: ha influenza sul cervello superiore e sull’occhio destro. Attraverso questo chakra raggiungiamo la coscienza illimitata.

Questi sette chakra sono già aperti ma si trovano in disarmonia con la nostra mente chiusa e congestionata dai condizionamenti imposti sin dalla nascita: è solo attraverso il loro equilibrio che potremo ricongiungere la mente con il corpo e lo spirito.

LIBERAZIONE DALL’EGOCENTRISMO

Attraverso dei movimenti mirati, nei primi 20 minuti di lezione andremo a sciogliere ed equilibrare ognuno dei nostri sette centri energetici, accompagnati da un sottofondo musicale abbinato ai movimenti. Libereremo le emozioni represse con le quali alimentiamo l’ego, e un poco alla volta creeremo lo spazio per la nostra coscienza, da dove attingere affinchè possa nascere l’espressione della nostra essenza migliore trasformata in poesia.

L’APPROCCIO CON LA PROPRIA COSCIENZA

L’approccio con la nostra coscienza profonda ci insegna a vedere l’altro oltre ad ogni congettura culturale, ideologica o religiosa: l’altro diventa me stesso, ed in questo modo sono in grado di percepire la difficoltà e il dolore dell’altro, e così facendo viene a crollare ogni pregiudizio e razzismo, culla di violenza e ingiustizia.

TRASFORMAZIONE DEL MALESSERE INTERIORE ATTRAVERSO LA POESIA

Una volta liberati da ogni pregiudizio dentro di noi, si apre una dimensione nella quale riusciamo a trovare la bellezza e l’utilità in ogni cosa, ma per raggiungere questo livello dobbiamo educarci al perdono e all’amore. Per questo iniziamo noi del laboratorio di poesia, nel quale non si giudica e non si critica nessuno, e si accetta chiunque con un amore incondizionato.

I QUATTRO PUNTI SU CUI LAVORA IL LABORATORIO DI POESIA

1) Creare complicità attraverso l’armonia del pensiero.

2) Auto-educarci alla trasformazione delle emozioni violente in energia positiva.

3) La Poetessa Errante si occupa di intuire ed amalgamare l’essenza creativa di ciascuna donna, e attraverso l’intima percezione dell’insieme, riesce a dare vita alla poesia di gruppo.

4) Attraverso l’educazione all’espressione poetica, arrivare a sostituire la cultura dell’ego con il risveglio della coscienza.


L’arte come antidoto all’indifferenza e alla solitudine:

le poesie di gruppo.

ALCHIMIA DELL’AMORE

Battito del cuore speranza
di felicità, emozione improvvisa
pensiero d’amore per sempre!
L’amore in fuga dal dolore
diventa un fiore nel deserto,
germoglia altri fiori e si
trasforma nell’inaspettato
amore, illuminato dai raggi
di sole travolge l’anima

SOGNI

Un giorno tu verrai…!
Dolci sorrisi, languidi
sospiri;
Quando la passione
sulle tue labbra coglierà
una rosa rossa…
capirai!

SENSAZIONE

Nel bosco la mattina mi
ritrovo bambina,
infreddolita nel giardino
della vita;
Raccolgo molte rose alcune
però spinose.
Ma il calore del sole mi riscalda
la pelle e allora rammento;
Il cuore duole solo se si fa ciò
che non vuole!

SOLITUDINE

Vivere la sofferenza in se stessi
accettando il destino è capire
la libertà nell’incontro, seppur
per un attimo, con la felicità.

Siamo soli nell’universo, una luce
ci unisce e ci collega ad altri
elementi della vita con i quali
formiamo un unico essere.

A poco a poco il vuoto si trasforma
nella pace, mi immergo in questo
spazio dove fluttuano i sentimenti,
mi lascio cullare dalla solitudine!

Nell’anima cala il silenzio!
Un’immagine cara all’improvviso,
lo sguardo rivolto all’infinito e la
voglia di scoprire chi sono?

Dalla profonda essenza affiora
la risposta al dilemma
femminile: soffrire per non morire,
morire senza soffrire!

COMPLICITA’

La complicità parte dalla consapevolezza
di essere unici, tuttavia simili nella
nostra unicità.
E’ capire lo sguardo disperato della
donna, che sia straniera o barbona.

La complicità può essere un’espressione
dettata dall’incontro tra anime o da un
disperato bisogno; in entrambi i casi
sono emozioni che si trasformano in
sentimenti e ci uniscono.

Si può essere complici, amiche o
nemiche ma è uno sguardo, un pensiero
o un sorriso che si rispecchia sul viso
e ci fa complici di donne violentate
e usate nella nostra società.

Tuttavia mi fido, mi confido, mi
abbandono nell’abbraccio della solitudine
di chi ha perso tutto, e nella confidenza
dei miei abissi mi afferri in caduta libera.

LA COMPETIZIONE

La sana competizione ci aiuta a crescere
ma la scommessa non è nella nostra
natura, tuttavia essere femminile
è già una competizione nella
società maschile.

Sempre disponibili, pronte a partire
ad ogni istante; Via nella corsa infinita
ma per dove?
Non si sa, ma è necessario andare,
il traguardo è là!

Lo guardo, ma più che al successo
penso agli ostacoli da superare, ogni
momento sono cosciente, da sola non
ci arriverò mai; Ma non a superarti, a
prenderti per mano e insieme andare
lontano!

DONNE E CRISI ESISTENZIALI

L’adolescenza, la paura di crescere,
del distacco dall’Io infantile di chiudere
per sempre la porta a quell’accoglienza
d’amore e protezione che ci dà il grembo
materno.
Sa bene che tutto ciò è inevitabile, deve
crescere, mettere su famiglia per ricominciare
da capo come ci è stato imposto dai maschi.
Affrontare il mondo là fuori ci spaventa,
siamo bambine ma nell’adolescenza abbiamo
impulsi che non comprendiamo e cosi siamo
disarmate nella lotta infinita contro i fantasmi
violenti della vita.

SEI DONNA!

Non hai più vicino la mamma, da
dietro le grate dell’adolescenza la vedi
voltare le spalle e sfumare fino a scomparire
lontana. non puoi piangere ora sei una donna!
Costretta affronti l’ingrata vita e cresci, sei
grande ma emotivamente sei anche segnata
da rinunce, sofferenze e ostacoli, tuttavia
nessun uomo se ne accorge e allora impari a
restare a galla sulle acque torbide.
All’improvviso però tutto il castello di sabbia
crolla, la perdita di una persona cara,
l’abbandono del marito, la morte di un figlio,
la vedovanza che ti ha mutilata, tutto questo ci
toglie ogni certezza e ci ritroviamo con i fantasmi
di quando eravamo bambine.

LA VECCHIAIA

La sindrome del nido vuoto,
non sei più desiderata,
gli anni scorrono veloci e non sei
più utile nel sociale.
I figli seguono le loro strade, non è
giusto tagliargli le ali, che come il tuo
pensiero vola lontano ma è solo, il fisico
non ha stimoli cosi resti improduttiva,
attaccata a quel passato che non serve,
tuo marito si è stancato e se ne va in cerca
di un altra e tu guardi lo specchio, vedi un
volto velato forgiato dalla malinconia ma sei
diventata saggia e accetti la solitudine, anzi
l’abbracci ed insieme, con tutta la forza
rimasta, lanciate un grido al mondo dei maschi:
MA CHI SE NE FREGA!
FINALMENTE SONO LIBERA!

COMPRENDERE

Comprendere, considerare, una
volta codeste parole come molte
altrettanto nobili erano la massima
descrizione che dava l’origine al tutto
all’interno della gratitudine.

Per capire il suo significato, aprìi il
vocabolario per sciogliere ogni dubbio ma
ebbi una grande delusione nel capire la
differenza tra cultura e istruzione.

ASCOLTARE

La cultura che si chiude in sé stessa
appiattisce gli stimoli, assopisce
la curiosità, uccide la conoscenza
e suo reale significato

L’arte dell’ascolto è rara, nella società
del consumo ove la tv è madre, impartisce
illusioni e impone il sentire senza capire,
la mente debilita e si fa fatica ad ascoltare.

Il pensiero si addormenta oramai demente
scorda, la presunzione sfiora la cultura del
caos, si trasforma nell’ignoranza, ci troviamo
e balbettiamo incapaci d’ascoltare!